La vita a volte è davvero bizzarra.
Vi svegliate una mattina, bevete il vostro caffè, leggete il giornale, vi preparate per andare al lavoro, uscite di casa… e poi accade l’imprevisto.
La macchina non parte, si mette a piovere e avete scordato l’ombrello, vostra moglie vi chiama per ricordarvi della cena coi suoceri.
E tutto cambia.
Tutto prende una piega inaspettata.
Come nei Simpson.

Se ci fate caso, le puntate dei Simpson hanno uno schema fisso: iniziano in un modo, magari non particolarmente emozionante, e ad un certo punto avviene qualcosa che cambia la storia dell’episodio e apre ad una conclusione a cui non avreste mai pensato nei primi minuti della puntata.
Iniziare in un modo e finire in un altro, questo è lo schema.
Ma cosa succede se gli imprevisti arrivano a raffica?
Cosa succede se non si ha nemmeno il tempo per assimilare quanto ci è appena successo e reagire, che subito gli eventi precipitano nuovamente e tutto cambi ancora una volta?
Le opzioni possibili sono due: o siete particolarmente sfortunati (e in questo caso vi consigliamo un viaggetto a Lourdes) oppure state leggendo il terzo numero di “Gran Finale" di Vartuli, Ferdenzi e Mandelli.
E in questo caso, la scelta è una sola: leggerlo tutto d’un fiato.
Fino all’ultima pagina.

L’adrenalina aumenta, i cattivi sono sempre più cattivi, e le pallottole cominciano a scarseggiare.
Ma c’è anche spazio per l’amore e la passione in mezzo a tanta follia e violenza.
Oltre che per un cane alato rosa.
Fra inseguimenti, crisi di coscienza, pericoli di ogni sorta e macchine d’epoca, prosegue l’avventura di “Gran Finale” al ritmo di pallottole volanti e sgommate sull’asfalto.
Tenetevi forte.
Non sarà un viaggio tranquillo.

Cosimo Pardi