La legge di Murphy ci ha insegnato che se una cosa può andare storta, lo farà di sicuro. Parafrasandola: al peggio non c’è mai fine. E se il peggio deve capitarti, stai pur certo che sarà così. Se un meteorite deve caderti sulla casa, lo farà.

Se la macchina si guasta nel mezzo del nulla (dove magari il cellulare non ha campo), lo farà.
Se uno spirito di un morto vendicativo deve possedere il tuo corpo, uccidere tua moglie e rovinarti la vita per portare a termine il suo compito, state pur certi che le cose andranno esattamente così.
Se questi eventi vi suonano familiari, allora avete sicuramente letto “Skinwalker”.
Nel precedente volume, avevamo lasciato Niko e il demone Zateyev alle prese con un altro demone vendicativo, Michail.

Lo scontro prosegue, ma nuovi inquietanti indizi cominciano ad essere rivelati.
La polizia comincia ad interessarsi alla scia di morti che Niko e Zateyev si stanno lasciando dietro, e un nuovo pericoloso nemico entra in scena e sconvolge la storia.
Tutto mentre il passato di Zateyev viene svelato, accompagnato da una tragedia appartenente al passato e troppo brutta per credere che sia vera.

E Niko, continua ad essere perseguitato da incubi terribili e visioni mostruose, ancora prigioniero nel suo corpo, senza alcuna via di fuga.
“Skinwalker Vol. 2” mette in scena nuovi elementi e nuovi personaggi, arricchendo la trama di azione e adrenalina.

Ma ci ricorda anche che i demoni, quelli che ci perseguitano nei nostri incubi peggiori, altro non sono che il frutto del male che facciamo agli altri e a noi stessi, e che affondano le loro radici nell’oscurità che circonda l’uomo e le pagine più brutte della sua storia.
Ma, forse, esiste una via per porre rimedio agli errori del passato.
Una via ardua da percorrere.
E sicuramente non pacifica.

Cosimo Pardi